Una manna che non viene dal cielo
2 Agosto 2019
A Castelbuono c’è una presenza unica al mondo: è la “manna”, una speciale resina estratta da alcune tipologie di frassini presenti nel territorio delle Madonie.
Non a caso greci e romani la chiamavano miele di rugiada o pane degli angeli: è una sostanza dalle tante proprietà nutraceutiche e uno dei frutti più prelibati di questa terra. Molto usata come dolcificante naturale, con quel suo sapore zuccheroso dal retrogusto di terra e legno, è conosciuta per le sue proprietà depurative, lassative, decongestionanti e cicatrizzanti. A contendersela c’è anche il mercato cosmetico, vista la sua ottima natura idratante.
Negli ultimi decenni la raccolta e lavorazione di questa preziosa resina è andata via via scemando, praticata solo da pochi “vecchi appassionati”. Come accade al Sud, tantissimi giovani hanno deciso di emigrare. Il rischio concreto di oblio e di perdita di una importante leva di sviluppo, tramandata gelosamente per generazioni da padre in figlio, è stato arginato grazie all’intervento della Fondazione CON IL SUD che ha permesso di mettere insieme in un unico consorzio 4 cooperative (3 delle quali sono sociali), coinvolgendo nelle attività oltre 40 lavoratori e formando 30 giovani frassinocoltori. La voglia è quella di costruire qui il proprio futuro.
Oggi questa speranza torna ad essere reale: basti pensare che con il progetto “Quando la manna non cade dal cielo” finora sono stati recuperati 60 ettari di frassineti incolti e prodotti in un solo biennio oltre 1500 kg di manna, creando occupazione e occasione di sviluppo.
Foto Credits – Valentina Minutella
A Castelbuono c’è una presenza unica al mondo: è la “manna”, una speciale resina estratta da alcune tipologie di frassini presenti nel territorio delle Madonie.
Non a caso greci e romani la chiamavano miele di rugiada o pane degli angeli: è una sostanza dalle tante proprietà nutraceutiche e uno dei frutti più prelibati di questa terra. Molto usata come dolcificante naturale, con quel suo sapore zuccheroso dal retrogusto di terra e legno, è conosciuta per le sue proprietà depurative, lassative, decongestionanti e cicatrizzanti. A contendersela c’è anche il mercato cosmetico, vista la sua ottima natura idratante.
Negli ultimi decenni la raccolta e lavorazione di questa preziosa resina è andata via via scemando, praticata solo da pochi “vecchi appassionati”. Come accade al Sud, tantissimi giovani hanno deciso di emigrare. Il rischio concreto di oblio e di perdita di una importante leva di sviluppo, tramandata gelosamente per generazioni da padre in figlio, è stato arginato grazie all’intervento della Fondazione CON IL SUD che ha permesso di mettere insieme in un unico consorzio 4 cooperative (3 delle quali sono sociali), coinvolgendo nelle attività oltre 40 lavoratori e formando 30 giovani frassinocoltori. La voglia è quella di costruire qui il proprio futuro.
Oggi questa speranza torna ad essere reale: basti pensare che con il progetto “Quando la manna non cade dal cielo” finora sono stati recuperati 60 ettari di frassineti incolti e prodotti in un solo biennio oltre 1500 kg di manna, creando occupazione e occasione di sviluppo.
Foto Credits – Valentina Minutella